La storia del Formaggio: Medioevo e Rinascimento

Da cibo ‘povero’ alle tavole dei dogi: 

dal Medioevo al Rinascimento

Rassegna enogastronomica suddivisa in 4 serate che hanno l’obiettivo di raccontare la storia del formaggio nei secoli attraverso un percorso culinario molto coinvolgente.

Scopri tutti e 4 gli eventi della rassegna nella locandina.

Contenuti storici dell'evento

La storia dell’umanità ci racconta che il rapporto tra gli uomini e il formaggio non è sempre stato idilliaco: tra sospetti, credenze, leggende, informazioni nutrizionali contrastanti, il formaggio ha trascorso alti e bassi rispetto alle abitudini alimentari.
Nel Medioevo, la cultura medica aveva perplessità rispetto ai misteriosi meccanismi di produzione dei formaggi, all’alchimia della coagulazione e della fermentazione per cui i medici medievali nel dubbio consigliavano l’astensione dal consumo eccessivo di formaggi e ne ponevano dei limiti.
Un adagio della Scuola Medica Salernitana recitava: «Caseus est sanus quem dat avara manus» (il formaggio è salutare solo se mangiato a piccole dosi).

Nell’Alto Medioevo

Una fase iniziale è caratterizzata da un’involuzione nell’uso del formaggio. In questo periodo, la tradizione latina e la produzione di formaggio si mantengono principalmente nei monasteri, insieme ad altre pratiche, come la coltivazione della vite. Questa situazione segna un’epoca in cui il formaggio era prevalentemente relegato ai monasteri.

Il modello alimentare monastico poneva l’accento sulla rinuncia, totale o parziale, al consumo di carne, sostituendola con alimenti alternativi come pesce, uova e appunto, formaggio. Questa pratica si estese oltre ai monasteri, coinvolgendo tutta la società cristiana a causa delle normative ecclesiastiche, che imponevano periodi di rinuncia durante l’anno, come la quaresima e l’astinenza settimanale. Queste scelte comportarono notevoli cambiamenti nella dieta e nel ruolo sociale dei prodotti alimentari, inclusi i formaggi.

Il consumo di formaggi nel Medioevo era quindi anche una questione di “ceto sociale”: sulle case umili e contadine, il formaggio era il principe della tavola, mentre negli ambienti nobiliari, compariva solo come elemento decorativo sulle tavole o per accompagnare vivande più elaborate.

A lungo mantenne il suo status di alimento “povero,” considerato una sostituzione della carne, un cibo di prestigio superiore riservata ai nobili. La Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa ed i loro calendari hanno avuto una grande influenza sulle abitudini di consumo; il consumo di carne era vietato per un terzo dell’anno per la maggior parte dei cristiani, e tutti i prodotti animali, comprese uova e latticini (ma non il pesce), erano vietati durante la Quaresima.

Soprattutto nel Tardo Medioevo, il formaggio inizia a guadagnare apprezzamento e ad apparire sulle tavole nobiliari. Si avvia un processo di “nobilitazione” del formaggio, che comporta una rivalutazione economica, culinaria e culturale del prodotto soprattutto grazie al modello alimentare monastico.

Le prime testimonianze dell’uso del formaggio nelle tavole nobili iniziarono a comparire tra il tardo Duecento e il Quattrocento nei ricettari di cucina. Inizialmente, il formaggio era un ingrediente in vivande elaborate, ma in seguito guadagnò maggiore importanza. Veniva persino servito come piatto principale durante i banchetti dei papi e i matrimoni delle famiglie nobili come i de Medici e gli Estensi, dove abbondanti porzioni di Parmigiano erano offerte ai commensali.

A partire dal XII secolo, nelle Abbazie del nord Italia emersero nuove varietà di formaggi come il Montasio, il Grana e la Mozzarella di bufala, che con il tempo sarebbero diventate parte del patrimonio culinario italiano.

Il successo rinascimentale

Venezia, una città celebre per l’arte, la cultura e l’adulterio, ha sempre goduto di una reputazione singolare. Nel Cinquecento la città era famosa anche per le sue feste e il Carnevale, che attiravano numerosi visitatori.
Cosa c’era nelle tavole delle cortigiane in quel periodo?
Il formaggio non era solo un alimento, ma anche oggetto di ammirazione. Ercole Bentivoglio, un autore del Cinquecento, elogiò il formaggio in versi, attribuendogli un ruolo primario nella nutrizione umana e sottolineando la sua nobiltà sociale, contrapponendola alle opinioni di chi lo riteneva volgare adatto a persone con uno stile di vita energeticamente dispendioso (lavoratori in genere). Egli gli rende piena giustizia, sottolineandone anche le virtù afrodisiache. Perché non immaginare, allora, una presenza importante dei caci sulle tavole delle belle cortigiane?
‘Formaggio, è ‘l primo nutrimento umano
Sprezzato sol da gente cieca e grossa,
Che dice che gli è pasto da villano,
Perché la forza ne mantien ne l’ossa…’

Il menu dell'evento

Un’intero menu dedicato a questa fase storica di ‘nobilitazione’ del formaggio, il passaggio tra Medioevo e Rinascimento, sarà oggetto della seconda serata enogastronomica appartenente alla rassegna ‘Il Formaggio: Racconti Gustosi della Cucina di Milork’, mercoledì 17.01.2024.

Verranno proposte ricette antiche rivisitate dagli abili chef dell’Osteria Milork, attraveso l’uso di formaggi prodotti dalle tradizioni casearie venete con il latte delle nostre mucche a km0.

Le ricette sono realizzate utilizzando formaggi Sant’Andrea che bene si sposano alla tipologia del piatto. Un buffet di formaggi inizierà l’intero percorso preparando il palato a sapori autentici e intensi.

Ogni portata sarà abbinata ad un vino selezionato.

Info e prenotazioni

Un appuntamento all’insegna della convivialità e della buona cucina.

Un’occasione per esplorare e approfondire la conoscenza di un alimento che ha guadagnato un ruolo centrale nella nostra cucina, catturando il cuore di tutti con la sua straordinaria diversità: il formaggio.

I formaggi impiegati nelle ricette storiche reinterpretate dagli chef dell’Osteria Milork sono frutto del lavoro artigianale, ottenuti esclusivamente dal latte delle nostre mucche, garantendo una qualità al 100% italiana.

  • Quando: mercoledì 17.01.2024 | ore 20.00
  • Dove: Antica Osteria Milork, via Lasinio n. 46, Nervesa della Battaglia, Treviso
  • Costo di partecipazione: 50€ bevande incluse

Mercoledì 17.01.2024

la Storia del Formaggio nelle ricette del passato: tra Medioevo e Rinascimento